Nel 2014 il Museo del Grande Torino e della Leggenda Granata annuncia l’istituzione della “Hall of Fame Granata”.

Spieghiamo innanzitutto, per chi non lo sapesse, che “Hall of Fame” significa “sala della fama (o arca della gloria)”.

La prima Hall Of Fame è senz’altro il Walhalla tedesco, inaugurato nel 1842 nella città bavarese di Donaustuf, nei pressi di Regensburg (in italiano: Ratisbona) e celebrante personaggi importanti della storia e della cultura tedesca.

In Europa il Walhalla rimane un caso isolato per molto tempo mentre invece attecchisce negli Stati Uniti, dove infatti vengono inaugurate Hall of Fame in molte università e ovviamente nelle quattro maggiori leghe sportive professionistiche: MLB (baseball) nel 1936, NHL (hockey) nel 1943, NBA (basket) nel 1959, ed NFL (football) nel 1963.

Dagli Stati Uniti la passione per le Hall of Fame riesplode in Europa, dove aprono per esempio quella della Football Association in Inghilterra nel 2002 e della FIGC in Italia nel 2011 (ne fanno parte i granata Enzo Bearzot, Vittorio Pozzo, Valentino Mazzola e Ferruccio Novo).

Per primi tra i club italiani, gli amici del Museo Fiorentina inaugurano la loro Hall of Fame nel 2012 dandoci spunto per la nostra prima edizione del 2014 perché se è vero che ogni protagonista del passato ha contribuito a costruire la storia leggendaria della nostra squadra, è altrettanto vero che, per svariati motivi, alcuni hanno contribuito più di altri ed è giusto celebrarli a modo!

Il nostro Museo ha perciò stabilito alcune regole molto semplici:

– la cerimonia di induzione deve tenersi ogni anno o il 03/12, in quanto compleanno del Toro, o nella data più prossima che possa garantire la presenza sia degli indotti, sia del pubblico;

– gli indotti vengono insindacabilmente e unicamente decisi dagli 11 componenti del Consiglio Direttivo dell’Associazione Memoria Storica Granata che gestisce il Museo del Grande Torino e della Leggenda Granata;

– ogni anno vengono indotti da 1 a 5 personaggi, viventi o no, divisi in 5 macro-categorie: PORTIERI, DIFENSORI, CENTROCAMPISTI, ATTACCANTI e PREMIO SPECIALE (cioè allenatori, dirigenti, dipendenti del Torino a qualsiasi titolo, e appartenenti in genere a qualsiasi altra categoria che, con il loro operato, abbiano dato lustro al Toro);

– gli indotti devono ovviamente avere avuto un cammino granata improntato alla lealtà sportiva e non devono essersi resi protagonisti di condotta riprovevole, anche al di fuori dell’ambito sportivo;

– è gradita da parte degli indotti la donazione al Museo di un loro cimelio appartenente al periodo granata;

– è ovviamente obbligatoria (salvo gravi imprevisti) la presenza alla cerimonia d’induzione per ritirare la targa;

– chiaramente, in caso di induzione di un personaggio deceduto, saranno uno o più discendenti a presenziare.