di Domenico Beccaria

Le vicende del Torino, nelle ultime due giornate, ovvero derby e Sassuolo, darebbero lo spunto per scrivere, ancora una volta, sul VAR, questa moderna divinità pagana che sacrifica sul suo altare la giustizia, partita dopo partita. 

Ma siamo a Natale e quindi, per una volta, vogliamo essere più buoni ed adeguarci al clima sereno delle feste, parlando di un piccolo miracolo di Natale. 

L’Associazione Memoria Storica Granata, che nel 2002 ha dato vita al Museo del Grande Torino e da allora lo gestisce, con molto amore ma anche con molta fatica, è una associazione culturale e, nel 2016, ha chiesto di beneficiare del 2×1000, come previsto dalla legge entrata in vigore quell’anno, per finanziare gli enti che fanno cultura. 

Pochi giorni prima di Natale, è arrivato, gradita sorpresa, il regalo più bello: 82726,44 euro, figli delle donazioni di tutti quei cittadini, di fede granata, che hanno deciso di premiare il nostro lavoro, la nostra dedizione, i nostri sacrifici, in una parola, la nostra Fede, firmando affinché il loro 2×1000 fosse assegnato a noi. 

Si è trattato di una inattesa quanto gradita boccata d’ossigeno, per una associazione che fa del volontariato gratuito e della francescana povertà, una lisa bandiera da sventolare con orgoglio. Una associazione, non dimentichiamocelo, che un anno e mezzo fa, davanti al rischio di perdere un cimelio di inestimabile valore affettivo, come la Balilla di Meroni, non ha esitato, dopo aver constatato l’impossibilità di raccogliere diversamente la cifra necessaria, 30000 euro, ad accendere un mutuo quinquennale, con tutti i rischi e gli obblighi annessi.

Una associazione, come vi abbiamo raccontato quest’estate, che si è inventata iniziative su iniziative, mettendosi in gioco in tutti i modi, anche per cifre modeste, per far fronte al debito e per coinvolgere quante più persone granata e non, a questo problema.

Con questa somma piovuta non dal cielo, ma dal Vecchio Cuore Granata di molti italiani, abbiamo potuto saldare il mutuo, proprio in questi giorni. 

Abbiamo potuto azzerare alcuni conti sospesi di materiali acquistati per l’allestimento di mostre temporanee e abbiamo la certezza di poter finanziare alcune attività culturali dell’immediato futuro, legate anche al settantesimo anniversario della tragedia di Superga, che ricorrerà il prossimo quattro maggio. 

Ci fa piacere pensare che da lassù abbiano contribuito al miracolo e chissà che non sia vero. 

Quel che è purtroppo vero, è che si tratta di una “una tantum”, perché la legge che così democraticamente distribuiva a tutti i fondi, è stata prontamente cancellata. 

Vorrai mica che a beneficiare dei finanziamenti pubblici siano tutti, ma proprio tutti, anche quelli che non sono “amici degli amici”? Giammai! 

Ma grazie a questa somma, oggi possiamo anche andare dal notaio e fare tutti quegli adeguamenti e modifiche statutarie che ci renderanno Onlus e quindi soggetti in grado di beneficiare del 5×1000.

I nostri obiettivi sono ambiziosi, uno per tutti il trasferimento da Grugliasco al Filadelfia, che comporterà un grosso impegno finanziario e noi vogliamo farci trovare preparati. 

E se si inventeranno qualcosa per non farci accedere al 5×1000, poco di male. Ci attrezzeremo per avere l’8×1000, perché, si sa, il Toro è una Fede, che non vacilla mai e non si ferma davanti a nulla.

Fonte © TorinOggi.it

 

2 Responses

  1. Mi spiace Vi abbiano esclusi dal 2×1000.Pubblicate L’IBAN, sicuramente versero’/verseremo I il possibile. Sempre FVCG.

  2. Renato, non ha letto bene l’articolo: non siamo stati esclusi, il governo ha abolito PER TUTTI il 2×1000 nel 2016.
    Ci stiamo già adoperando per poter aderire al 5×1000 e, nel momento in cui entreremo tra gli enti beneficiari, lo comunicheremo certamente a tutti e allora potrà firmare per devolverci il suo 5×1000! 🙂

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